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Muffa e Umidità in casa in affitto: doveri e responsabilità di Proprietario e Inquilino




Uno dei problemi più comuni nelle abitazioni, sia per chi possiede un immobile che per chi lo affitta, riguarda la gestione dei livelli di umidità. Quando questi ultimi superano o scendono al di sotto della soglia ottimale (compresa tra il 30% e il 60%), l'ambiente domestico diventa poco salubre, favorendo il deterioramento degli intonaci, la formazione di crepe e l’insorgere della muffa.

La presenza di muffa e umidità non è solo una questione estetica o di comfort abitativo, ma può rappresentare un vero e proprio rischio per la salute degli occupanti. La domanda che sorge spontanea è: cosa fare se si riscontrano questi problemi in una casa in affitto? Quali sono i diritti e doveri sia del proprietario che dell’inquilino? Esploriamo insieme le responsabilità legali e le possibili soluzioni.


I doveri del proprietario: fornire una casa in buono stato


La legge italiana è chiara in materia di locazione: il proprietario ha l'obbligo di consegnare l'immobile in buono stato e idoneo all'uso abitativo. Ciò significa che la casa deve essere conforme agli standard normativi e deve garantire la salubrità dell'ambiente per chi la abita. Questo include la necessità di risolvere problemi strutturali legati a infiltrazioni d’acqua, condense eccessive o altre cause che possano dare origine a muffa e umidità.

Se una casa in affitto presenta muffa o umidità persistenti che compromettono la qualità della vita dell'inquilino, è responsabilità del proprietario intervenire per riparare i danni. Questi possono includere il rifacimento degli intonaci, l'impermeabilizzazione delle pareti, o il miglioramento del sistema di ventilazione.





I doveri dell’inquilino: manutenzione ordinaria e buon uso dell’immobile


L’inquilino, d’altro canto, ha la responsabilità di mantenere l’immobile in buono stato e di occuparsi della manutenzione ordinaria, come previsto dal contratto di locazione. Questo include, ad esempio, garantire un’adeguata ventilazione degli ambienti per prevenire la formazione di condensa, nonché segnalare tempestivamente al proprietario eventuali problemi di umidità o muffa.

È importante sottolineare che se il problema della muffa è causato dall’incuria dell’inquilino, ad esempio per una scarsa areazione dei locali o per un utilizzo scorretto degli impianti, sarà quest’ultimo a dover sostenere le spese per le riparazioni.


Cosa fare se il proprietario non risolve il problema?


Nonostante l'obbligo del proprietario di intervenire in caso di muffa e umidità, possono verificarsi situazioni in cui questo non provvede a risolvere il problema. In tal caso, l'inquilino ha diverse opzioni a disposizione, che variano a seconda della gravità e della durata del problema:


  1. Richiedere una riduzione del canone di affitto: se il problema persiste e compromette la vivibilità dell'immobile, l'inquilino può chiedere una riduzione del canone di affitto. Questa soluzione può essere concordata direttamente con il locatore o, se necessario, affidata alla decisione di un giudice civile.

  2. Richiedere un risarcimento dei danni: se il problema di umidità o muffa causa danni personali o materiali, l'inquilino può avere diritto a un risarcimento. Tuttavia, è importante notare che i danni non possono essere richiesti se il proprietario si attiva tempestivamente per risolvere il problema.




  1. Risoluzione del contratto senza penali: in casi estremi, se l'appartamento risulta inutilizzabile a causa della muffa o rappresenta un rischio per la salute, l'inquilino può richiedere la risoluzione immediata del contratto di locazione senza preavviso e senza penali. Questa opzione è prevista dagli articoli 1578 e 1581 del Codice Civile, che stabiliscono il diritto di recedere dal contratto se l'immobile presenta difetti che ne impediscono l'uso abitativo.

  2. Rivalersi sul condominio: se la muffa o l'umidità sono causate da problemi strutturali nelle parti comuni del condominio o da infiltrazioni provenienti da altri appartamenti, l'inquilino può rivalersi sul condominio stesso o sui vicini responsabili.


La procedura per segnalare e risolvere i problemi


Affinché l’inquilino possa esercitare i suoi diritti, è fondamentale che le segnalazioni al proprietario vengano fatte in modo tempestivo e documentato. Ecco i passi da seguire:

  • Segnalazione scritta: è consigliabile inviare una comunicazione formale, preferibilmente tramite raccomandata o PEC, in cui si segnala il problema di umidità o muffa e si richiede l'intervento del proprietario.

  • Documentazione fotografica: allegare fotografie o video che mostrino lo stato dell'immobile è utile per comprovare l’entità del problema.

  • Richiesta di sopralluogo: è opportuno richiedere al proprietario di effettuare un sopralluogo per valutare la gravità del problema e concordare le modalità di intervento.



  • Consulenza tecnica: in caso di controversie o di mancanza di intervento, potrebbe essere utile richiedere una perizia tecnica da parte di un professionista (come un geometra o un ingegnere) per attestare la presenza e le cause del problema.


Quando è necessario ricorrere a una causa civile?


Nel caso in cui il proprietario non adempia ai suoi obblighi, l'inquilino ha il diritto di rivolgersi a un giudice civile per ottenere giustizia. Questo può accadere se, nonostante le segnalazioni, il proprietario si rifiuta di intervenire o non risolve adeguatamente il problema. A quel punto, il giudice può stabilire il risarcimento dei danni, la riduzione del canone o la risoluzione anticipata del contratto di affitto.


La gestione di umidità e muffa in una casa in affitto richiede una cooperazione tra proprietario e inquilino. Mentre il proprietario ha l'obbligo di fornire un immobile in buone condizioni, l’inquilino deve fare la sua parte per mantenerlo correttamente. Se però la situazione degenera e il proprietario non interviene, l’inquilino ha diversi strumenti legali a sua disposizione per tutelare i propri diritti, fino alla risoluzione anticipata del contratto. In ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi a esperti del settore per affrontare la situazione nel migliore dei modi.


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